Fisiologia del gusto - Anthelme Brillant-Savarin

Fisiologia del gusto - Anthelme Brillant-Savarin
Il piacere della tavola è di tutte le età, di tutte le condizioni sociali, di tutti i paesi e di tutti i giorni; può associarsi a tutti gli altri piaceri, e resta ultimo a consolarci della loro perdita.

giovedì 10 maggio 2012

L’OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA




L’olivo è originario dell’Asia Minore e si diffuse, circa 6000 anni fa, in tutto il bacino del Mediterraneo.
Secondo Plinio l’olivo fu portato in Italia dai Greci all’epoca di Tarquinio Prisco mentre già gli Etruschi ne
praticavano la coltivazione fin dal VI secolo a.C.
I Romani, diedero grande impulso alla produzione ed al commercio di olio che usavano quotidianamente in
grandi quantità. Con la fine dell’impero Romano, le invasioni barbariche eclissarono la coltivazione dell’olio che
fu ripristinata secoli dopo grazie alla laboriosa azione di alcuni ordini monastici, fra cui i Benedettini e i
Cistercensi.
E’ curioso ricordare, fra le tante leggende che circondano l’olio, come un mito greco attribuisce la creazione
della pianta dell’olivo ad una diatriba nata fra Poseidone e Athena per chi, fra i due, potessero edificare un
proprio tempio sull’Acropoli. Giove, chiamato come giudice per dirimere la contesa, decise che avrebbe avuto
questo onore chi dei due fosse riuscito a creare qualcosa di veramente utile per l’uomo. Poseidone inventò il
cavallo, Athena l’olivo. Giove nominò Athena vincitrice.
L’olivo ed il suo olio sono indissolubilmente legati alla civiltà contadina ed alla alimentazione dell’uomo
mediterraneo ed innumerevoli sono i contatti col sacrale ed il divino che questa pianta ha trovato nel corso dei
secoli.
L’olio di oliva pertanto è un elemento significativo nella storia e cultura dei Paesi del Mediterraneo, è un
prodotto “vecchio” di seimila anni ma al contempo “giovane” perché le sue proprietà nutrizionali rimangono
inalterate e imbattibili: basti pensare ai mille vantaggi che esso ha sia per la salute che per la preparazione
degli alimenti, due aspetti certo non trascurabili a tutte le età.
La raccolta delle olive avviene principalmente nel mese di novembre e le operazioni vengono affettuate a mano
o con l’aiuto di pettini o cogliolive di varia foggia che fanno cadere le drupe su reti o paracadute posti a terra.


LA CLASSIFICAZIONE DEGLI OLI DI OLIVA


Come tutti gli alimenti, anche sulle confezioni contenenti olio di oliva deve essere chiaramente indicata la
‘denominazione’ del prodotto. L’olio di oliva destinato al consumo umano, come riportato nel Reg. Cee 2568/91,
può essere commercializzato con una delle seguenti denominazioni di vendita:


OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
Si tratta dell’olio ottenuto dalle olive unicamente mediante procedimenti meccanici o altri procedimenti fisici che
non implichino alterazioni dell’olio, e che non abbia subito nessun trattamento diverso dal lavaggio, dalla
decantazione, dalla centrifugazione e dalla filtrazione.
L’olio extravergine rappresenta il livello qualitativo più alto della produzione olivicola. Il Regolamento
dell’Unione Europea n° 2568 del 1991 stabilisce che un olio può essere definito extravergine soltanto se rispetta
una serie di parametri chimici (in particolare, l’acidità non può superare a 6,5 (attualmente, i regolamenti
comunitari prevedono la tolleranza di 1 punto, per cui la votazione minima è pari a 5,5).


OLIO VERGINE DI OLIVA
Ottenuto con le stesse modalità di lavorazione dell’extravergine, deve rientrare nei parametri chimici e
organolettici previsti dal Regolamento 2568/91: l’acidità massima deve essere al massimo del 2 a al panel test
deve ottenere un punteggio uguale o superiore a 5,5 (attualmente è tollerato un punteggio minimo pari a 4).
Questa tipologia di olio, quindi, può presentare difetti organolettici che lo rendono sgradevole al gusto e
all’olfatto.
Soltanto gli oli che appartengono a queste due categorie, extravergine e vergine, sono ottenuti mediante un
processo esclusivamente meccanico in un frantoio e possono essere commercializzati direttamente dai
produttori-agricoli.


OLIO DI OLIVA
E’ il risultato di un processo industriale di raffinazione chimica o fisica e di miscelazione tra diverse tipologie di
oli. Generalmente si tratta di olio uscito dal frantoio con veri difetti e alta acidità; l’intervento industriale e la
miscelazione con olio di oliva vergine consentono di migliorare il prodotto e di renderlo commestibile. L’acidità
massima non deve essere superiore all’1,5. Per questa categoria di olio non è previsto l’esame organolettico.


OLIO DI SANSA DI OLIVA
E’ ottenuto mediante l’estrazione della percentuale di olio rimasta nella sansa (residuo della lavorazione delle
olive). L’operazione prevede l’impiego di solventi chimici e l’aggiunta di olio vergine. L’acidità massima non può
superare l’1,5; anche per questa categoria non è previsto l’esame organolettico.


LE DENOMINAZIONI DI ORIGINE DEGLI OLI EXTRAVERGINI DI OLIVA
Negli ultimi tempi si stanno diffondendo anche nel settore degli oli extravergini di oliva le denominazioni di
origine. La normativa dell’Unione Europea prevede la possibilità di attribuire la D.O.P. (Denominazione di
Origine Protetta) o l’I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). Un organismo pubblico o privato (che deve essere
indicato in etichetta) certifica e garantisce, secondo quanto stabilito in un Disciplinare di produzione, che ogni
fase del ciclo produttivo (raccolta-frangitura-imbottigliamento ecc.) sia avvenuta nella zona geografica indicata
e che ogni partita di olio sia stata preventivamente sottoposta ad analisi chimica ed esame organolettico.
Le denominazioni D.O.P. e I.G.P. riconosciute a livello comunitario assicurano al consumatore, nell’ambito della
categoria degli oli extravergini di oliva, un prodotto di origine – qualità e tipicità garantite; nel rispetto di
parametri chimico-fisici e organolettici più selettivi rispetto all’olio extravergine generico.


OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA:


LA PRODUZIONE.
La filiera per la produzione dell’olio extravergine di oliva è caratterizzata sinteticamente da tre fasi principali:
- la raccolta delle olive
- l’estrazione dell’olio dalle olive
- la conservazione dell’olio
ognuna di queste operazioni condiziona notevolmente il risultato finale in termini di quantità e qualità. Per la
produzione di un olio extravergine di oliva di qualità è necessario raccogliere le olive direttamente dalla pianta
(brucatura) facendo attenzione a non procurare ferite od ammaccature al frutto, non rimandare la raccolta oltre
il periodo cosiddetto di semiinvaiatura, trasportare le olive in contenitori ben areati, che impediscano lo
schiacciamento dei frutti e, soprattutto, procedere alla lavorazione entro le 24 ore dalla raccolta.
Una volta raggiunta il frantoio, le olive, lavate con abbondante acqua potabile e defogliante, vengono ridotto
alla giusta pezzatura (frangitura) e impastate (gramolatura), operazioni necessarie per favorire l’estrazione
dell’olio dal frutto.
I sistemi meccanici adottati durante il processo di estrazione dell’olio, i tempi e le temperature impiegati in ogni
operazione del ciclo di lavorazione, influiscono notevolmente sulle caratteristiche chimiche ed organolettiche del
prodotto finale, nonché sulla resistenza del prodotto all’invecchiamento.
Per salvaguardare la qualità del prodotto è necessario conservarlo in contenitori di acciaio inox od in bottiglie di
vetro scuro ad una temperatura intorno a 10-12 °C ed evitare, per quanto è possibile, il contatto con l’ossigeno
e con la luce. Quando vengono osservate queste regole il prodotto può essere conservato molto a lungo. Di
norma, sulle etichette è riportata la dizione ‘’da consumarsi preferibilmente entro…’’
Ciò significa che entro la data indicata il prodotto conserva i requisiti chimico-fisici ed organolettici verificati al
momento dell’imbottigliamento.
Qualche consiglio utile per la conservazione dell’olio
-NO- -SIesposizione
al calore al fresco
esposizione alla luce al buio
in bottiglia trasparente in bottiglia scura
in bottiglia aperta ed ammezzata in bottiglia chiusa e piena


SIGNIFICATO DI ALCUNE ANALISI CHIMICHE


Si riportano i significati delle più comuni analisi chimiche che contribuiscono ad evidenziare la qualità dell’olio
extravergine prodotto in frantoio:
Acidità
L’acidità di un olio serve a classificare da un punto di vista merceologico il prodotto. Tale parametro quantifica
la presenza di un fenomeno idrolitico ed il suo stato di avanzamento.
Numero di perossidi
Serve a valutare lo stato di conservabilità di un grasso: i perossidi sono, infatti, il prodotto di reazioni primarie
di irrancidimento. Oltre il limite di 20 meq 02/kg l’olio non è più commerciabile per scopi alimentari.
Esame spettrofotometrico U.V.:
Dai valori di K232, k270 e Delta K si può distinguere un olio vergine da uno rettificato: gli oli, infatti, che hanno
subito un trattamento di raffinazione hanno valori di K232, K270 e delta K elevati. Questi valori aumentano
anche con il processo di ossidazione di un grasso: nel caso di un olio extravergine permettono, quindi, di
valutarne lo stato di conservabilità.
Acidi grassi:
L’analisi della composizione acidica è molto importante per l’accertamento della genuinità di un olio: la presenza
di alcuni acidi grassi, che non compaiono nell’olio di oliva extravergine, o un diverso valore dei rapporti, tra
quelli normalmente presenti, possono rivelare l’aggiunta di oli con minore valore nutrizionale oppure di un
grasso estraneo.
Polifenoli e tocoferoli:
Rappresentano il patrimonio antiossidante dell’olio: sono composti che permettono all’olio di conservarsi nel
tempo preservandolo dalla naturale ossidazione. Si tratta di sostanze di grande interesse nutrizionale. I
polifenoli influiscono, inoltre, sulle caratteristiche organolettiche dell’olio e la loro degradazione è fra le cause
del cambiamento di sapore nel tempo.


ASPETTI NUTRIZIONALI
L’olio extravergine di oliva è sempre stato considerato a metà strada tra l’alimento ed il medicinale.
Ippocrate consigliava succo di olive fresche per curare le malattie mentali ed impacchi di olive macerate per le
ulcere.
Ancora oggi molte persone lo usano per estrarre le spine da sotto la pelle, per le otiti, per curare il mal di
pancia, per ammorbidire i duroni. Nell’antichità veniva utilizzato nella cura della persona come unguento
balsamico, preparato anti rughe e anti macchie, per assicurare lucentezza e morbidezza ai capelli. Oggi il suo
impiego nell’ambito della cosmesi è fondamentale: le sue virtù cosmetiche si basano infatti sulla affinità acidica
con il tessuto cutaneo e adiposo dell’uomo.
Da alcuni anni anche la medicina è tornata a considerare seriamente le proprietà terapeutiche dell’olio
extravergine di oliva.
Infatti, molti sono i pregi nutrizionali dell’olio di oliva che ne fanno un alimento davvero adatto a tutte le età,
anche per i giovani che cercano sempre di mantenersi in forma e al massimo delle loro energie. Ad esempio, la
presenza di vitamina E, potente antiossidante, permette di contrastare i cosiddetti radicali liberi, considerati fra
i responsabili dell’invecchiamento dell’organismo.
La presenza di alcuni acidi grassi insaturi costituisce un ulteriore pregio nutrizionale, in quanto si tratta di
sostanze di cui il nostro organismo ha bisogno ma che non è in grado di produrre. La composizione dell’olio di
oliva è particolarmente bilanciata e vicina alle esigenze dell’organsimo umano.
Ecco allora che l’olio extravergine di oliva previene le affezioni cardiocircolatorie, l’insorgere cioè
dell’arteriosclerosi e il pericolo di infarto.
E’ fondamentale per bambini ed anziani perché limita la perdita di calcio osseo ed è molto digeribile, facilita
l’attività epatica e regola l’attività intestinale.
Sia per la sua digeribilità che per il suo apporto di energie supplementare è particolarmente indicato per i
giovani che praticano intensamente attività sportive.


TABELLA NUTRIZIONALE DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
Calorie: 9Kcal per grammo (37 Kj per grammo)
Colesterolo: assente
Vitamina E: 0.2-0.3 mg per grammo
Grassi totale: circa 0.98 grammi per grammo, di cui
Grassi saturi: 10-15
Grassi monoinsaturi: 70-80
Grassi poliinsaturi: 5-8


IL PANEL TEST
Con questo termine si indica l’analisi sensoriale che viene eseguita su matrici alimentari. Come le analisi
chimiche, il panel test ha valore legale ed è stato introdotto con il Reg. Cee 2568/91 per classificare
merceologicamente un olio di oliva.
Il panel test viene eseguito da un gruppo di esperti assaggiatori (panel), regolarmente iscritti ad un albo
nazionale, che operano presso un ente pubblico o privato. Solitamente il panel è costituito da un numero di
persone non inferiore ad otto piu un capo panel che ha il compito di coordinare le operazioni di assaggio:
durante ogni seduta ciascun componente della commissione esprime un proprio giudizio su ognuno degli oli in
esame (in media quattro o cinque campioni a seduta), riempendo per ciascun olio una scheda organolettica,
dove sono riportate le caratteristiche positive e negative, tipiche del prodotto in questione, e la loro intensità.
Il rito che si ripete durante ogni seduta di assaggio è il seguente: l’olio viene riscaldato alla temperatura
corporea, l’assaggiatore lo annusa piu volte per apprezzarne le caratteristiche olfattive, quindi lo degusta per
definirne dettagliatamente i sapori.
Se l’analisi sensoriale ha lo scopo di definire la classificazione merceologica di un olio, per esprimere il giudizio
viene utilizzata la scheda riportata nell’allegato XII del Reg.Cee 2568/91, altrimenti se l’olio è già stato
classificato come extravergine e se ne vogliono apprezzare le qualità, viene utilizzata una seconda scheda che
permette una valutazione piu ampia delle caratteristiche positive del prodotto.
Secondo una legge universale che regola l’assaggio degli alimenti ogni prodotto deve riflettere la propria origine
sia nell’odore che nel sapore: per questo l’olio di oliva deve avere, innanzitutto, sapori e odori legati al mondo
vegetale.

mercoledì 9 maggio 2012

Terminologie di laboratori e cucine




Terminologie di laboratori e cucine dal A allaC
Addensante
Additivo alimentare aggiuntivo con lo scopo di migliorare la consistenza e la compattezza(usati per gelati mousse gelatine alimentari)
Additivo
Sostanza priva di potere nutritivo aggiunta agli alimenti per migliorarne e facilitare la produzione,lavorazione,conservazione e confezionamento.
Abbattitore
Impianto simile ad un frigorifero che serve a raffreddare o a congelare in brevissimo tempo i cibi in cottura o preparazione ( a norma di legge)
Acqua acidula
Acqua con succo di limone o acido citrico o aceto, serve per evitare la ossidazione di certe verdure o frutta
Adragante
Mucillagine che trasuda da arbusti originari dell'Asia minore, usata come legante ed anche per lavori in pastigliaccio. Gomma adragante
Agar Agar
Sostanza estratta da alghe marine, usata come gelificante e addensante. Si presenta in lunghi filamenti trasparenti, anche in polvere e in fogli
.
Alsaziana
Piatto guarnito di crauti brasati
Andalusa
Piatto guarnito di peperoni, pomodori e melanzane.
Argenteul
Piatto a base di asparagi
Arlesiana
Piatto guarnito di melanzane, pomodoro e cipolle
Aurora
Piatto con aggiunta di pomodoro
Armagnac
E un distillato di vini bianchi provenienti da diversi vitigni Francesi
Albicoccare
Pennellare certi dolci appena sfornati con marmellata di albicocche calda,prima di passare con la ghiaccia.
Amalgamare
Mescolare, mettere insieme sostanze diverse,unire e incorporare
Ammollare
Mettere a bagno e reidratare alimenti secchi
Aromatizzare
Aggiungere al cibo sostanze aromatiche per migliorare il sapore o il profumo.
Bagnomaria
Fare fondere o cuocere o disfare in due recipienti, uno dentro l'altro con acqua più o meno calda, dipende dal prodotto che si deve lavorare
Azione enzimatica
Funzione degli enzimi su sostanze che ne determina la trasformazione. Azione prettamente chimica
Brunoise
Verdure Tagliate a cubetti piccolissimi, La classica è composta da:sedano, cipolla,carote, peperoni, zucchine ecc..
Burro bruno
E' la fase del burro appena prima del punto di fumo.
BERBERE'
Si tratta di una miscela piccante essenziale nella cucina etiope per la preparazione del celebre zighinì, può raccogliere circa 15 spezie tritate tra le quali lo zenzero, il coriandolo, i semi di cardamomo, i semi di fienogreco, la noce moscata, i chiodi di garofano, la cannella, il pepe nero e dosi massicce di peperoncino piccante
Burro nocciola
E' la fase del burro appena colorato con leggero profumo
Burro a pomata
Burro montato a temperatura ambiente
Burro rosso
E' la fase prima del burro nocciola
Besciamel
Salsa francese a base di latte
Bellavista
Pesce o carne disposte su piatti grandi e guarniti con tecniche di alta cucina
Bismarck
Uova fritte poste su verdure o carne, statista Tedesco (1844-1830)
Bordolese
Piatto con midollo e salsa al vino rosso o bianco
Bretone
Piatto a base di fagioli bianchi
Brunch
Piatto unico in sostituzione della prima e seconda colazione.
Baumè
Chimico francese inventore del pesa-sciroppi, chiamato (aerometro Baumè) la scala sistemata all'interno di tubo di vetro principale del pesa sciroppo va da 0° a 40°be
Biga ( o lievito)
Impasto di lievito di supporto, composto da farina, lievito ed acqua. Giunto a maturazione
viene incorporata agli ingredienti od all'impasto promuovendo una lievitazione completa.

BRIK
Caratteristica caffettiera turca medio orientale in rame stagnato o acciaio indispensabile per la preparazione del caffé turco. Ne esistono di varie dimensioni per 1, 2, 4 o più tazzine.
Biscottare
Tostare delle fette di pane, di torta o di altri dolci sulla griglia, nel tostapane, oppure in forno.
Brillantiera
Griglia per mettere i dolci o bignè a decorare o lucidare con gelatine o cioccolato
Candire
Fare penetrare lo zucchero nella frutta in modo da renderla trasparente
Caramellare
Ricoprire con zucchero caramellato dei dolci o frutta
Carboidrati
Sostanze apportanti calorie, zuccheri, amidi, cellulosa
Chiarificare
Operazione che consente di rendere limpidi del vino, brodo e altri liquidi.
Cinese
E un colino a forma conica in acciaio usato per passare le salse in modo raffinato
Choux
Termine francese equivalente a bignè
Cottura alla rosa
Usata per tutti i composti che contengono uova crude, non deve mai bollire e la gradazione e circa i 88°C.
Concentrare
Fare evaporare l'acqua delle vivande o creme fino a risultato ottimale.
CORIANDOLO
(Coriandrum sativum) Franc. Coriandre Ingl. Coriander, cilantro Il nome coriandolo deriva dal greco koros che significa cimice. Questo si spiega a causa dell'odore sgradevole emesso dal frutto acerbo. Del coriandolo si usano le foglie fresche, molto simili nella forma a quelle del prezzemolo, specie nella cucina araba che in quella orientale e parzialmente nel sud America, i semi dal color crema chiaro, si usano interi o tritati. Originario del Medio Oriente cresce oggi un po' ovunque, specie nel Maghreb e nel sud est asiatico.
CUMINO
(Cuminum cyminum) Franc. Cumin Ingl. Cumin E' la spezia Medio orientale per eccellenza, ampiamente utilizzata nella cucina greca, araba e turca. Già menzionata nella Bibbia è una spezia assai antica e nobile. La sua origine deriva dall'alta valle del Nilo, i romani la conobbero attraverso gli egiziani, e nel medioevo ebbe ampio successo nella cucina delle corti italiane e non solo. Entra come ingrediente nella preparazione di salse a base di yogurt e tahin, è ottima per aromatizzare le carni grigliate.
Cottura a vuoto
Cuocere le paste frolle a vuoto in maniera che resti il posto per riempire con composti salati o dolci.
Caienna
Peperoncino in polvere molto piccanti provenienti dalla nota località
Cospargere
Fare cadere a pioggia su delle vivande in preparazione, parmigiano,pane grattugiato, prezzemolo o condimenti vari
COUSCOUSSIERA
Il segreto per la preparazione di un buon couscous consiste nella giusta cottura della semola. Per questo è fondamentale acquistare una couscoussiera, ossia una pentola a "due piani", dove nella parte inferiore sistemereta a cuocere le carni e le verdure nel loro brodo (marga) e nella parte superiore o keskes la semola che si cuocerà a vapore. E' importante che il vapore non fuoriesca nel punto d'incastro dei due contenitori, per ovviare a questo problema dovretre sigillare la pentola con stracci bagnati, con un impasto di farina e acqua o più semplicemente con una pellicola trasparente.
Correggere
Modificare il sapore o il sale con l'aggiunta di sostanze varie
Confit
Metodo per conservare pollame nel suo grasso dopo averlo cotto.
Cassis
Liquore di ribes nero, si utilizza in molte lavorazioni, terrine salse e aperitivi.
Curcuma
Una spezie di colore giallo fortemente colorante, dal sapore amarognolo e piccante che ricorda vagamente lo zenzero
Chateaubriand
Modo di cucinare il filetto molto alto e tagliato a fette con delle salse Bearnese ecc..
Chantilly
Panna montata a volte mista con crema pasticcie
Chili
Una salsa messicana a base di peperoncino
Chenelle
Metodo di fare delle polpettine ovali di carne o pesce
Curry
Piccante droga indiana in polvere o pasta i componenti principali sono:il curcuma, il cardamomo e lo zenzero.
Deglassare
Aggiungere del brodo a una carne appena cotta per staccare dal fondo i sughi di cottura
Duxelles
Funghi e cipolle stufate per gratinate e ripieni a base di funghi
Decorare
guarnire un piatto per renderlo esteticamente più gradevole
Dorare
Spennellare la superficie di dolci, salatini, torte miscelare uova,latte o zucchero dipende dal dolce o salato.
Dente di leone
Verdure selvatica a forma allungata dai margini seghettata è nota anche come tarassaco
Dadolata
Verdure tagliate a circa 1,5cm.di lato:carote,zucchine,patate,sedano ecc..
Emulsione
Si intende miscelare dei prodotti solubili fra di loro, che con una frusta rende il composto compatto ed omogeneo.
Ebollizione
Fenomeno che si verifica quando un liquido che viene riscaldato, inizia a formare delle bolle più o meno vistose, nella superficie del prodotto.
Entrements
Piatto leggere, o freddo o di pesce che viene servito a metà del pranzo
Edibile
Prodotti che stanno per essere consumati
Enzima
Sostanza chimica che a la possibilità di accelerare la trasformazione dei prodotti
Essenze
Sostanza profumata di origine vegetale o chimica, che si usano per esaltare i profumi dei dolci o cibi o conserve.
Essicare
Tecnica per rendere verdure, o altro in maniere di togliere tutta l'acqua, con il sole o arificiale co dei forni appositi.
Etamine
Metodo di passare attraverso delle tele lino o cotone dei liquidi che si intende rendere limpidi.
Escoffier
Famoso cuoco Francese e autore di un famoso libro, tuttora seguito( 1847-1935).
Fiammeggiare
Passare pollami sulla fiamma per eliminare i pilucchi rimasti dalla spennatura. Bagnare con del liquore i cibi per lasciare un sapore particolare ed esaltante.
Farcia
Composto di più alimenti tritati o passati al cutter, per ripieni di arrosti o terrine o petti di vari carni bianche o pesce.
Farcire
Si intende l'utilizzazione della farcia per riempire, tasche di carne o torte ecc.
Essicare
Tecnica per rendere verdure, o altro in maniere di togliere tutta l'acqua, con il sole o arificiale co dei forni appositi.
Farina debole
La farina povera di glutine pe tutti glin'impasti frolli e no elastici, come la crostata, biscotti.
Escoffier
Famoso cuoco Francese e autore di un famoso libro, tuttora seguito( 1847-1935)
Farina forte
Farina molto ricca di glutine per paste ripiene pasta fatta in casa (lasagne, tagliatelle )
Fegato grasso
Fegato d'oca o d'anatra Ingrassato a forsa per terrine, si presta a svariate lavorazioni.
Farina rinforzata
Tipo di farina forte ( manitoba ) che viene miscelata con altre farina per rendere glin'impasti elastici per pane di pezzatura grande , panettoni ecc.
FIENO GRECO
(Trigonella foenum-graecum) Franc. Fenugrec Ingl. Fenugreek Particolarmente presente nella cucina indiana veniva utilizzata nell'antichità nella fitoterapia per curare varie patologie. I semi hanno una caratteristica forma rettangolare e sono di colore marrone-giallognolo ed hanno un sapore forte e pungente. Prima di usarli è preferibile tostarli leggermente. Il fieno greco è uno degli ingredienti del curry.
Filtro
Utensile di svariate composizione per passare i liquidi.
Foderare
Coprire degli stampi, tortiere con del pan di spagna o altro.
Flan
Fegato d'oca o d'anatra Ingrassato a forsa per terrine, si presta a svariate lavorazioni.
Fleurons
Sfogliatine salate a forma di mezzaluna perguarnizioni.
Funghetto
Verdure a cubetti, saltate in padella con aglio olio e prezzemolo.
Fondente
Mettere a cuocere dello zucchero insieme a del glucosio, raffreddarlo sul marmo finchè diventa del colore bianco.
Forme
Il nome dei contenitori di vari materiali in uso per dare le forme ai vari materiali che si vuole usare
Fondere
Mettere a disfare o sciogliere del cioccolato a bagnomaria o in microonde.
Frangipane
Crema cotta composta da: latte,farina, uova, mandorle in farina e burro, per foderare delle torte.
Frappé
Bevanda dolce e densa,composta da latte,zucchero e i vari gusti desiderati e frullati con del ghiaccio.
Fritti
Tutte le vivande che vengono cotte in olio bollente e abbondante
Frusta
Utensile a modo di molteplici fili d'acciaio, che serve a montare, emulsionare, comporre dei vari elementi.

 
Terminologie di Laboratori e CucineDalla G alla O
Giardiniera
Verdure miste più o meno grandi da stabilire
Gourmet
Buon gustaio, gastronomo, esperto di vini e sapiente dei modi di accostarsi alla tavola.
Gelare
Fare congelare con abbattitore o con gelatiere i prodotti
Ghiaccia
Zucchero a velo,miscelato con albume o acqua, montato per fare guarnizioni.
Ghiaccio pilè
Ghiaccio tritato.
Glutammato monosodico
E' sale di sodio dell'acido glutammico, ricavato principalmente dalla fermentazione.
Granciporro
E' un granchio molto grosso come la granseola, si pesca maggiormente d'inverno anche nelle lagune venete.
Gelatina
Sostanza incolore o leggermente colorita e vischiosa, si trova in commercio di svariate varietà, salata e dolce, a freddo o da riscaldare leggermente
Gelificante
Additivo caratterizzato dalla capacità di dare ai composti consistenza gelatinosa
Glicogeno
Polisaccheride presente negli organismi animali, e reperibile nel mondo vegetale, nelle alghe e nei funghi.
Glassare
Crema cotta composta da: latte,farina, uova, mandorle in farina e burro, per foderare delle torte.
Gomma Arabica
E' una sostanza essiccata, tratta di una varietà di acacia diffusa in Africa, india. Si usa per glassare il marzapane, pastine ecc..
Granire
Lo zucchero cotto a una temperatura adeguata in modo che formi dei cristalli a granelli.
Granella
Delle noccioline o arachidi tostate e tritate di varie misure
Gratinare
Un alimento ricoperto di formaggio o salse o pane, passate in forno caldissimo, formandosi una crosta.
Grattugia
Utensile con varie grandezze di buchi per verdure o formaggi

Griglia
Utensile fatto a righe per segnare le pietanze. Sono a carbone, o a gas, o a legna. Cuoce la carne o pesce o verdure.
Guarnire
Esaltare i piatti con dei alimenti per abbellire
Imbiondire
Fare prendere un leggero colore alle vivande
Imbuto
Utensile per riempire i liquidi nelle bottiglie
Indiana
Piatto con del curry riso in bianco
Inglese
Cottura senza condimento, riso, verdure ecc..
Impalpabile
Un prodotto macinato finemente come lo zucchero a velo.
Impanare
Lavorare: carne,pesce, o verdure, passare nella farina,nell'uovo e nel pangrattato.
Julienne
Verdure tagliate a listarelle fini
Impastare
Lavorare a macchina delle farine con dei liquidi vari e renderli omogenei e lisci.
Impazzire
Una crema o salsa che si scompone
Incidere
Praticare un taglio più o meno profondo su del pesce o della carne per insaporire, o del pane ecc..
Infusione
Mettere a bagno, a macerare in liquidi aromatici, alcolici, dei alimenti
Infuso
Prodotto dalla lavorazione di infusione, di erbe, radici o semi in liquido bollente
Insapore
Un alimento che all'assaggio non provoca nessuna sensazione di gusti.
Intridere
Fare un impasto con il palmo della mano e le dita, in modo che l'impasto assorba lentamente il prodotto ( burro, farina e zucchero).
Inzuppare
Bagnare con un liquido i prodotti da forno pandispagna per renderli morbidi e gradevoli.
Ipercalorico
un alimento che fornisce molte calorie.
Incorporare
Inserire in un impasta uova, panna ecc..
Ipocalorico
un alimento a base calorica bassa.
Latticello
Liquido ottenuto alla chiarificazione del burro o dalla sbattitura della panna fino a che diventa burro.
Lime
un limone di colore verde molto saporito, viene coltivato in aree tropicali
Lionese
Piatto francese con cipolle
Lucullo
un generale romano, noto per i sui sontuosi pranzi
Lampada
Attrezzo per cuocere dei alimenti davanti ai commensali
Leganti
Sostanze usate per ispessire dei liquidi ( maizena)
Lionese
Inserire in un impasto uova, panna ecc..
Legare
una salsa calda,o fredda non omogenea,scomposta,una vellutata, che la salsa corre nel piatto ( bisogna legare)
Lessare
Sbollentare un alimento in acqua bollente, finendo la cottura in sobbollire
Levigare
Rendere liscia una superficie
Lievitare
Mettere un impasto di lievito a riposo in luogo tiepido e umido, in modo che si gonfi per la cottura
Lievito
Sostanza con enzimi che provoca la fermentazione e la lievitazione dopo averlo impastato.
Lucidare
Bagnare con un pennello i prodotti che si vuole rendere lucici e brillanti alla vista.
Macerare
Metodo per fare gli infusi, o rendere più saporito un alimento.
Macinare
Con delle macchine rendere un prodotto dalla misura voluta
Maizena
Amido derivato dalla farina di mais.usato per diverse lavorazioni, per allegerire l'impasto e rendere più friabili i biscotti.
Malto
Prodotto ottenuto dalla germinazione e successiva essiccazione
Manipolare
Modo di lavorare un prodotto con le mani
Macedonia
Mescolanza di verdura o frutta fatta in piccoli pezzi
Malosol
Tipo di un caviale poco saporito
Maltese
Alla maltese piatto dolce o salato, lavorato con arance sanguinelle
Marengo
Paese del Piemonte ( Napoleone sconfisse gli austriaci)
Macinare
Con delle macchine rendere un prodotto dalla misura voluta
Marinara
Cottura in vino bianco dei frutti di mare, pizza con aglio e pomodoro.
Matelote
Metodo di stufare il pesce d'acqua dolce in vino bianco o nero
Matriciana
Alla Amatriciana, salsa da Amatrice provincia di Rieti
MACIS
(Myristica fragrans) Franc. Macis Ingl. Mace Altro non è che la membrana carnosa che avvolge la noce moscata. Il macis pur avendo un sapore molto simile al frutto che avvolge é assai più delicato come aroma. Come la noce il suo impiego riguarda una gran varietà di piatti, dalle zuppe alle carni, dalle salse ai desserts.
Macinare
Con delle macchine rendere un prodotto dalla misura voluta
Mirabeau
Oratore della rivoluzione francese
Melba
Pesca Melba ( Famosa soprano Australiana)

Mirepoix
Soffritto di sedano, carote, cipolle, odori e lardo.
Mornaj
Intingolo cosparso di besciamella misto formaggio gratinato al forno
Mugnaia
Pesce infarinato e cotto al burro, bagnato leggermente con vino bianco e limone
MANIOCA (Manihot) Franc.
Manioc Ingl. Manioc, Cassava Spag. Mandioca, Yuca Originaria del Brasile dove veniva chiamata manioch dai tupi. Arrivò in Africa durante l'epoca della tratta degli schiavi e da lì si diffuse in tutto il continente africano diventando insieme all'igname uno degli ingredienti di base delle popolazioni locali. Di questa pianta della famiglia delle Euforbiacee si consuma la radice. Il rizoma viene tritato, schiacciato quindi messo a seccare al sole per ottenere una farina (il gari) largamente impiegata nei piatti africani. In costa d'Avorio viene consumata sotto forma di fecola (attiéké) nella preparazione del couscous locale. In Europa viene utilizzata la sua fecola o tapioca, per la preparazione di zuppe e minestre
Massa
Un composto di più impasti di lavorazione
Matterello
Attrezzo cilindrico di svariate dimensioni che serve per stendere la pasta
Mazzetto odori
Misto di erbe legate insieme per brodi o salse
Mirin
C Un tipo di sakè pregiato ( vino di riso particolarmente dolce )
MORTAIO
Ne esistono di tutte le forme e materiali. I marocchini preferiscono il mehraz in pesante metallo artisticamente cesellato, in Africa il mortier raggiunge notevoli dimensioni ed è spesso ricavato da un tronco cavo scavato all'interno, nell'estremo oriente e nell'area caraibica è più frequentemente ricavato da pesanti blocchi di pietra, in Giappone si chiama suribachi e consiste in una ciotola di una particolare ceramica dal fondo rigato. Sceglietelo secondo i vostri gusti ma sicuramente non può essere sostituito dal mixer elettrico.
Morchella
Fungo spugnola
Munster
Formaggio tenero francese di vacca di odore molto forte
Meringare
Coprire con della meringa una torta
Melassa
Sotto prodotto dalla lavorazione dello zucchero
Mescolare
Unire più ingredienti assieme
Miscela
Modo di intendere più prodotti mescolati insieme
Mix
Modo di dire per più prodotti miscelati assieme
Mixer
Macchina per tagliare, sminuzzare passare a crema, salse, minestre ecc..
Modellare
Dare forme varie alla materia in lavorazione
Montare
Sbattere con attrezzi o macchine un prodotto
Mortaio
Pestare e ridurre in pasta o polvere in una ciotola di materiale vario concava
Mousse
Termine francese per denominare un prodotto soffice a spuma.
Nappare
Stendere una salsa cremosa su di un intingolo
Montare a neve
Pa Montare gli albumi d'uova fino a che assomigli a delle nuvole o della neve soffice
Nizzarda
Piatto con pomodori aglio, acciughe, olive.
Normanna
Piatto con frutti di mare panna, mele sidro
Nesselrode
Dolce a base di marroni passati
Navet
Nome francese della rapa navone, bianca, violacea e marrone
Nizzarda
Piatto con pomodori aglio, acciughe, olive.
Naan
Pane bianco indiano a forma larga e piatta, ottenuto con latte,bicarbonato, burro chiarificato e sale
Nepitella
Erba aromatica selvatica, si coglie solo l'estremità delle piantine
Nuoc Mam
Una salsa orientale, ottenuta dalla fermentazione delle acciughe
Olio di cardo
Ottenuto con i semi di cardo, molto leggere per le diete
Ormeaux
Grosso mollusco, chiamato anche orecchio di mare in conchiglia di madreperla
Ossidazione
Combinazione chimica di un prodotto dovuta a contatto dell'aria e un elemento deperibile.
Oystersauce
Una salsa d'ostriche miscelata con della soia
Orlof
Famiglia di principi russa
Ormeaux
Grosso mollusco, chiamato anche orecchio di mare in conchiglia di madreperla


Terminologie di Laboratori e CucineDalla P alla Z
Paletta
Spatola che serve in pasticceria o in cucina per livellare le creme o gl'impasti vari
Passare
Passare termine che indica il filtraggio o lo sminuzzare con dei passini di varie misure
Passino
Strumenti di rete di plastica o acciaio che serve per passare, filtrare sughi o brodi
Pastella
Insieme di varie farine con uova,o latte, birra,o acqua
PA'AN Mix
di spezie indiane multicolore, viene servito a fine pasto per i suoi effetti rinfrescanti e digestivi, ne esistono svariate versioni ma quasi tutte contengono noci e foglie tritate di betel, lime, cardamomo e anice

Patè
Impasto di varie carni o fegati,passati al cutter per farcire terrine.
Pasticcio
Vari ingredienti fatto a strati da crêpes o lasagne, o pasta brisèe legati insieme con farce diverse
BICCHIERI GRADUATI E'
opportuno dotarsi di un paio di bicchieri graduati o mixing glass per dosare gli ingredienti, e per miscelare i preparati, usate preferibilmente i tipi in vetro o metallo che abbiano una capienza di 500 ml. e 1 litro
PENTOLA MONGOLA
Un tempo i soldati mongoli usavano il proprio elmo metallico posto sulle braci ardenti per riscaldare zuppe ed intingoli. Oggi per preparare la celebre fonduta mongola e molte zuppe orientali si utilizza questa particolare pentola a forma circolare, che ospita un piedistallo-camino centrale nel quale si pone la carbonella accesa
Pectina
Costanza che si trova in certi frutti che serve da legante e addensante
Pesa sciroppo
Articolo che serve a misurare la densità dello zucchero nei vari sciroppi.
PH
Misura dell'acidità di un liquido
Punto alla rosa
Cottura intorno alle 85°c.
Pimento
Spezie che proviene dalla Giamaica in grani molto profumata
Pie
Dolce o salato anglosassone, coperto completamente dalla pasta.
Pepe di Caienna
Varietà di peperoncino
Pepe di Garofano
La parte del chiodo di garofano, macinato che si trova nella capocchia
Portulaca
Erba spontanea selvatica che si trova nei mesi estivi, dalla formazione di steli rossastri, si chiama anche porcellana o porcacchia.
Piastra
Utensile in ghisa o acciaio, o di ferro, adesso anche di vetro ceramica, con scanalature o liscia, che serve a cuocere ai ferri carni, pesci, verdure ecc..
Pirottino
Contenitore di carta, o stagnola, anche di cioccolato che servono a contenere dei dolci o salati
Placa
Lastra di metallo ( alluminio, acciaio, ferro , teflon) con dei bordini o senza per cuocere al forno
Plum-cake
Dolce inglese soffice a mattonella a base di uvetta, canditi, uova e farina
Pressare
Mettere un peso su un alimento (arrosti farciti,terrine) perchè risultino compatti e sodi.
Punzecchiare
Operazione che si fanno sulle pastesfoglie, brisèe o impasti di carne, nelle budella
Paillard
Nome di ristoratore Francese, che indica la fettina di vitella battuta, fine alla piastra
Principessa
Questo piatto viene presentato con delle punte di asparago fresche
Parmentier
Nome di un famoso gastronomo Francesei, per le maniere di cucinare le patate.
Pèrigord
Provenienza di località della Francia di tartufi neri
Piemontese
Intingolo con del risotto o polenta
Pinzimonio
Miscela di olio d'oliva, sale e pepe si immerge delle verdure( carote,sedano bianco,finocchi,peperoni crudi)
Polacca
Metodo polacco per passare le verdure lesse in padella con burro e pane grattugiato.
Primaverili
Piatto a base di verdure fresche di primavera
Portoghese
Piatto a base di pomodori
Ranbutan
Frutto esotico simile al litchi, Il guscio molto spinoso, la polpa interna si presenta trasparente.
Quanto Basta (q.b.)
Modo di quantificare il sale e il pepe in un intingolo
Rossini
Termine per indicare il famoso filetto con fegatini e tartufo( famoso compositore personaggio)
Riso per sushi
Riso di pezzatura piccola, cotto in modo che rimanga pastoso, condito subito con varie spezie e aceto
Raffinatrice
Macchina con dei rulli, pressanti che raffinano gli impasti a base di mandorle e noci
Rapprendere
Rendere una lavorazione densa e compatta
Ridurre
Evaporare mediante cottura una salsa o un liquido
Rinvenire
Portare un alimento allo stato originale
Rondella
Attrezzo a forma di tonda, per tagliare impasti vari.
Roux
Burro sciolto insieme alla farina e cotto, serve per fare besciamella o legare vari intingoli
Rottolo
Metodo di lavorazione di un prodotto, dolce o salato o ripieno per un primo piatto
SESAMO
(Sesamum indicum) Franc. Sésame Ingl.
Sesame Ne esistono varietà color crema, marroni o nere. Si tratta di piccoli semi dalla polpa ricca di olio e da un delicato sapore di nocciola che si sprigiona in occasione di una leggera tostatura. I grani di sesamo aggiungono ai piatti oltre che il caratteristico sapore anche una texture croccante. Dai semi si ricava un pregiato olio impiegato nella cucina dell'estremo oriente. Nel mondo arabo la sua polpa opportunamente zuccherata ed aromatizzata da origine agli halva, i dolci mediorientali e alla salsa tahina.
Riempire
Modo di lavorazione per fare dei bignè ripieni, crafen, e altro ecc..
Sacca o Tasca
Nome dell'attrezzo che serve per riempire, i bignè, decorare torte, fare biscotti al burro ecc..

Sbattere
Con una frusta e un recipiente concavo sbattere, uova, panna ecc..
Salamandra
Macchina che serve per dare una violenta gratinatura ai vostri cibi
Sbollentare
Immergere in acqua bollente e abbondante gli alimenti per il tempo più o meno breve.
Scavino
Nome dell'attrezzo che serve per tornire o scavare delle verdure.
Sciroppare
Metodo di lavorare la frutta con dello zucchero, più o meno ricco di zucchero
Schiumare
Togliere in superficie la schiuma che si forma alla cottura dei vari composti.
SCIROPPO DI ZUCCHERO A 38 GRADI
Sciroppo base per la preparazione di liquori alcolici 940 gr di zucchero 1 lt d'acqua Versate in una pentola metallica dal fondo spesso 940 gr di zucchero ed un liro di acqua calda e mettete sul fuoco a fiamma moderata, rimestando frequentemente. Lasciate cuocere lo sciroppo per corca un minuto quindi ritiratelo dal fuoco e lasciatelo raffreddare. Trasferite quindi lo sciroppo di zucchero in una bottiglia di vetro, tappatelo e conservatelo al buio per usarlo all'occorrenza, si conserva per diverse settimane.
SCIROPPO DI CANNA
Sciroppo base per dolcificare coktails caraibici e sangrie 1 kg di zucchero di canna 60 cl d'acqua una spruzzata di limone Versate in una pentola metallica dal fondo spesso un chilo di zucchero e 60 cl di acqua calda e mettete sul fuoco a fiamma moderata, rimestando frequentemente. Lasciate cuocere lo sciroppo per circa dieci minuti, spruzzate con il succo di limone quindi ritiratelo dal fuoco e lasciatelo raffreddare. Trasferite lo sciroppo di zucchero in una bottiglia di vetro, tappatelo e conservatelo al riparo dalla luce per usarlo all'occorrenza, si conserva per diverse settimane
SCIROPPO DI CANNA
Sciroppo base per dolcificare coktails caraibici e sangrie 1 kg di zucchero di canna 60 cl d'acqua una spruzzata di limone Versate in una pentola metallica dal fondo spesso un chilo di zucchero e 60 cl di acqua calda e mettete sul fuoco a fiamma moderata, rimestando frequentemente. Lasciate cuocere lo sciroppo per circa dieci minuti, spruzzate con il succo di limone quindi ritiratelo dal fuoco e lasciatelo raffreddare. Trasferite lo sciroppo di zucchero in una bottiglia di vetro, tappatelo e conservatelo al riparo dalla luce per usarlo all'occorrenza, si conserva per diverse settimane
SCIROPPO DI ZUCCHERO
Sciroppo base per dolcificare cocktails e bevande analcoliche 1 kg di zucchero 240 cl d'acqua Versate in una pentola metallica dal fondo spesso un chilo di zucchero e 240 cl di acqua calda e mettete sul fuoco a fiamma moderata, rimestando frequentemente. Lasciate cuocere lo sciroppo per circa un minuto quindi ritiratelo dal fuoco e lasciatelo raffreddare. Trasferite quindi lo sciroppo di zucchero in una bottiglia di vetro, tappatelo e conservatelo al buio per usarlo all'occorrenza, si conserva per diverse settimane.
Sciroppo
Liquido a caldo o a freddo con diverse densità di zucchero .
Scolare
Togliere mediante un colino più o meno grande un prodotto cotto in liquido.
Sbattere
Con una frusta e un recipiente concavo sbattere, uova, panna ecc..
Scremare
Togliere la parte grassa che affiora mediante cottura
Setacciare
Passare al setaccio le farine o zuccheri per le lavorazioni.
Sfilettare
fare a filetti dei pesci,o dei pollami o varie merci
Saint-Honorè
Dolce Francese con panna e bignè
Sfoglia
Termine di indicare tutte le paste con uova o non, tirate a matterello sottili.
Salpicon
Lavorazione a dadi regolari di carni,pesci,verdure.
Sandwich
Nome Inglese di panino imbottito
Soubise
Salsa Francese a base di cipolle.
Savory
Piccola portata di un piatto saporito di fine pasto (nocciole di grana o montasio).
SUMAC
(Rhus corioria) Franc. Sumac Ingl. Sumak Spezia dal colore bruno rossiccio praticamente sconosciuta in Occidente e ampiamente utilizzata nella cucina araba medio-orientale, specie in quella kurda e libanese. Ha un sapore aspro che ricorda vagamente la scorza del limone grattugiata. Un kebab non avrebbe il suo caratteristico sapore se non fosse condito con questa caratteristica spezia. E' ottimo utilizzato per insaporire il pesce alla griglia, le verdure, le salse a base di yogurt e le marinate
Strogonof
Nobile famiglia russa.
Salnitro
Nitrato di potassio, viene utilizzato per conservare gl'insaccati o fare carni salmistrate per renderle più brillanti.
Sbianchire
Il metodo e lo stesso di sbollentare
Sfoglia
Termine di indicare tutte le paste con uova o non, tirate a matterello sottili.
Soncino
Modo di chiamare la valeriana, lattughino, gallinella.
Sformare
Rovesciare una preparazione cotta nelle forme.
Siringare
Immettere un composto liquido o semisolido in carne o paste lievitate.
Sobbollire
Termine di indicare un liquido che resta sempre sul punto di bollire, ma resta sotto i 100°C.
Soufflé
Composto con uova e albume montato
Spolverizzare
Cospargere dei prodotti finiti o in lavorazione con zucchero a velo o farine.
Staccheggiare
Mescolare energicamente dei composti in cottura molto propensi ad attaccare sul fondo.
Spruzzare
Termine di indicare il metodo per bagnare dei pan di Spagna
Stendere
Fare a sfoglia i vari impasti.
Stampo
Un contenitore per cuocere prodotti dolci o salati, che restino della forma dello stampo.
Spremere
Fare uscire da un frutto il suo liquido.
Sfoglia
Termine di indicare tutte le paste con uova o non, tirate a matterello sottili.
Tarassaco
Radicchio di campo , dente di leone
Tofu
Un derivato dalla soia chiamato anche formaggio di soia
TAJINE SLAOUI
Caratteristica pentola marocchina in coccio smaltato costituita da un piatto circolare sormontato da un coperchio a forma di cono. E' indispensabile per la preparazione degli stufati di carne verdure e uova nella cucina del Maghreb, veniva trasportata dalle popolazione berbere negli spostamenti da un accampamento all'altro e posta a cuocere su un letto di braci ardenti spesso raccolte in un apposito fornello di terracotta
TAVA
Tipica pentola in ghisa o metallo pesante leggermente incurvata usata per cuocere il pane indiano. Può essere sostituita con una piastra in ferro.

Trifolato
Termine di cucina per indicare il cibo tagliato a pezzetti piccoli e regolari con aglio e prezzemolo.
Tabasco
Salsa di peperoncini molto piccante
Tarletta
Involucro di pasta frolla o brisèe cotto in bianco e riempito con vari ingredienti.
Temperatura
I gradi di calore che si deve cucinare un prodotto.
T.P.T.
Termine che indica zucchero e farina di mandorle in uguale quantità
Tirare
Stendere la pasta ai vari formati desiderati.
U.HT.
Metodo di sterilizzare a 150°C.per brevissimo tempo un alimento che viene subito raffreddato
Umettare
Bagnare leggermente un alimento
Umido
Termine di cucina per indicare il cibo cotto in tegame coperto e lasciato morbido.
Ungere
Passare con olio o grasso o burro uno stampo
Variegato
La mescola di più colori lasciati senza mescolarli troppo
Velare
Stendere un leggero strato di gelatina o crema.
Voronoff
Termine per indicare il metodo di cottura con senape (personaggio Russo)
Villeroi
Carne cotta cosparsa di besciamella, impanata e fritta
Wellington
Cottura di carne in pasta sfoglia e patè
(famoso generale inglese)
Waldorf
Metodo di condire l'insalata con salsa maionese e panna
Trifolato
Termine di cucina per indicare il cibo tagliato a pezzetti piccoli e regolari con aglio e prezzemolo.
Wasabi
Cren giapponese di colore verde molto chiaro, si adatta con del sushi e sashimi


Wok
E' la pentola ideale per saltare i cibi alla cinese, dalla caratteristica forma semisferica ha la particolarità di assicurare la medesima temperatura di cottura in ogni suo punto. E' indispensabile per preparare i piatti orientali, preferite le qualità tradizionali, oggi reperibili nei negozia asiatici, alle imitazioni occidentali.

ZAFFERANO
(Crocus sativus) Franc. Safran Ingl. Saffron Servono migliaia fiori di crocus raccolti a mano per ottenere qualche decina di grammi di zafferano, questro giustifica l'elevato costo della spezia, sicuramente la più cara tra tutte quelle elencate in questo libro. E' preferibile utilizzarlo sotto forma di pistillo dopo averlo sciolto in poca acqua calda, la qualità in polvere perde velocemente l'aroma caratteristico. Utilizzato prevalentemente nella cucina arabo-ispanica entra in molti piatti Medio Orientali per dare colore e sapore alle carni e spesso anche ai dolci.
ZENZERO
(Zingiber officinale) Franc. Gingembre Ingl. Ginger Radice nodosa di colore nocciola chiaro, originaria del sud est asiatico. Viene consumata fresca, grattugiata o secca, in polvere. Ha un gusto forte e aromatico, gradevole e rinfrescante. Come l'aglio viene ampiamente impiegato nella cucina africana, araba, asiatica e caraibica. Per il suo profumo e le sue qualità è apprezzata anche sotto forma di bevanda.